XXI Congresso SAB FABI Provincia di Genova

CONGRESSO FABI GENOVA, “GLI SCANDALI BANCARI NON CI FERMANO”

Oltre 200 delegati sindacali del territorio affollano oggi la sala convegni del Bi.Bi service a Genova per partecipare al XXI Congresso Provinciale della FABI genovese, chiamata oggi a rinnovare le cariche direttive provinciali.
Forte la presenza della Segreteria Nazionale, che oggi al tavolo dei relatori “schiera” ben due segretari Giuliano Xausa e Mauro Scarin, oltre all’immancabile Segretario Generale della FABI Lando Maria Sileoni.
Proprio al leader della FABI è affidata l’apertura dei lavori congressuali. Sileoni coglie l’occasione per sottolineare la forte crescita dell’organizzazione e per tracciare un’analisi della situazione bancaria attuale e futura.
“Siamo un sindacato che è cresciuto molto nei numeri e abbiamo rafforzato il nostro senso di appartenenza”, esordisce Sileoni.
Le ragioni di questo boom dei consensi? “In questo marasma generale siamo rimasti l’unico punto di riferimento per i lavoratori”.
Una categoria, quella dei bancari, che negli ultimi anni è stata al centro di un attacco mediatico senza precedenti, perché, spiega il leader della FABI “a seguito dei recenti scandali e del crollo degli istituti di credito locali, l’istituzione banca ha perso credibilità, è stata percepita come conservatrice e non riformista e noi bancari abbiamo continuato a essere dipinti come dei privilegiati. Gli unici a difendere i lavoratori dal linciaggio siamo stati noi della FABI, intervenendo personalmente anche in tv e sulla carta stampata, mettendoci sempre la faccia”.
La crisi dell’istituzione banca, in particolare degli istituti locali, ha un unico comun denominatore: la gestione di uomini soli al comando che attraverso il capitalismo di relazione, gli intrecci malsani con la politica e l’economia locale, hanno portato taluni gruppi bancari sull’orlo del crack. Una deriva spesso non efficacemente contrastata dalle autorità di vigilanza italiane, i cui interventi sono stati a volte tardivi e realizzati da commissari non sempre all’altezza del proprio ruolo, senza dimenticare poi i ritardi nelle indagini di alcune procure.
“Il concetto di banca locale ormai è saltato”, conclude Sileoni, “anche perché il baricentro delle politiche di vigilanza si è spostato dall’Italia all’Europa. Nei prossimi mesi a Bankitalia resterà il controllo solo del 10% delle banche nazionali. Sulle altre vigilerà la BCE che vuole favorire i processi di fusione e aggregazione. La Bce ha interesse a realizzare in tempi brevi una fortissima riduzione dei gruppi bancari, che presumibilmente passeranno dagli attuali 15 a circa 7/8”.
Da qui il ruolo strategico del sindacato che sarà chiamato a gestire questa fase di complessa trasformazione del settore tutelando i lavoratori.
Impossibile poi non accennare allo scandalo Carige, una ferita ancora aperta per tutto il territorio. “La storia di Carige è un po’ la storia dell’Italia”, chiosa Sileoni, “dove spesso l’interesse personale prevale su quello della collettività. Occorrerà trovare soluzioni interne per mantenere il più possibile l’autonomia della banca, altrimenti scatterà l’intervento della BCE e lo stato italiano non verrà in soccorso. Bisognerà ottenere garanzie per i lavoratori a lungo termine”, dice il leader della FABI.
Ma la FABI è abituata alla sfide difficili, ricorda Sileoni. “Senza la FABI questa categoria sarebbe stata da tempo normalizzata. Proprio grazie alla nostra forza e autonomia, siamo stati l’unico sindacato in Europa ad evitare i licenziamenti, abbiamo eliminato il precariato e ottenuto oltre 16mila assunzioni stabili di giovani nelle banche. Tutte queste sono conquiste sindacali, nulla ci è piovuto dal cielo”.
L’intervento di Sileoni è seguito da applausi scroscianti. Poi la Segreteria Provinciale della FABI di Genova tiene la relazione che delinea un bilancio degli ultimi 4 anni appena trascorsi, sottolineando la crescita dell’organizzazione anche sul territorio, nei numeri così come nei servizi agli iscritti.
“Oggi il sindacato ha un ruolo complesso e ambizioso. Dovremo coniugare difesa dei posti di lavoro, riconferma dei diritti sindacali e redistribuzione degli utili”, conclude Maria Furfaro, Segretaria Amministrativa e storica colonna della FABI di Genova.
Infine gli interventi dei delegati e le votazioni che hanno portato al nuovo Consiglio Direttivo Provinciale così composto:

ACCORSI​ ​ALESSANDRO
BARCHI CORRADO
BERTOCCHI LORENZO
BIAGGI MARIA TERESA
BIASIZZO RENATO
BIZZARRI CARLO
BOTTAZZI DANIELE
BOZ MARCO
CARANZA PAOLO
CAVALLI COSTANZO
CAVANNA ALESSANDRO
CIACCIO MASSIMO
CIMA MARCO
CLEMENTE CRISTINA
DE PASCALE PAOLA
DE MARCHI STEFANO
DI RUSSO FRANCO
DIVITO RAFFAELE
DREON DAVID
FURFARO MARIA
GARBARINO RICCARDO
GATTI MARIO
GUERRISI ANTONIO
LA PORTA STEFANO
LANATA PATRIZIA
MONTANARO DANIELE
PAOLOTTI ALESSANDRA
PERO MAURO
RATTI ANDREA
SEGHEZZA STEFANO
SOLIA GIOVANNI
TEALDO ROBERTO
VENTURINI ROSSELLA
ZANELLA MAURIZIO
ZERBO SIMONETTA​

Quindi, in serata, il nuovo CDP si è riunito per la prima volta e ha eletto la nuova Segreteria Provinciale:

ACCORSI ALESSANDRO
BOZ MARCO
GARBARINO RICCARDO
MONTANARO DANIELE
PERO MAURO
SEGHEZZA STEFANO
TEALDO ROBERTO
 

Genova 05/12/2017

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *